lunedì 20 dicembre 2010

You will meet a tall dark stranger

You will meet a tall dark stranger
Woody Allen, 2010



You will meet a tall dark stranger, titolo affascinante e misterioso per un film molto più semplice. In questo caso il titolo italiano, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, è forse più coerente. Ma sto divagando.
Come sempre Woody Allen riesce ad allietarci ed allo stesso tempo farci riflettere, con una commedia piacevolmente leggera e subliminalmente intensa. I personaggi sono ben definiti, eccentrici ma reali, con i loro sogni e le loro irrazionalità, con i loro problemi e le loro paure più che concreti. Ottime le interpretazioni, ampiamente confermato il gusto del regista in fatto di donne.
La narrazione scivola facilmente, lineare e senza intoppi, nonostante l'intreccio di storie e personaggi, e nonostante il passaggio dai toni della commedia romantica a quelli del dramma. Scorre talmente bene che solo pensare di raccontare la trama, seppure a grandi linee, mi sembra irriverente, e quindi salto questo passaggio.

Entrando al cinema un gruppo di persone che usciva dalla proiezione precedente, con una pratica  che a mio avviso mi avrebbe leggittimato a metterli a tacere con delle sprangate sui denti, discute del finale del film, rivelando più di quanto realmente necessario. Il succo del loro discorso era che il film finiva male, che il regista aveva voluto parlare di troppe storie e non era riuscito a finirne neanche una. Che in fin dei conti non parlava di niente.

Ma di cosa parla, veramente, You will meet a tall dark stranger?
Io vedo persone che guardano dentro se stesse, che guardano la loro vita e trovano il coraggio di prenderla in mano, per quanto possa essere difficile. Rinunciano alla sicura protezione di un futuro già scritto per ascoltare l'istinto ed ottenere (o quanto meno provarci) quello che davvero li potrebbe rendere felici: la giovinezza a settant'anni, una attività propria dopo anni di lavori insoddisfacenti, il proprio alto e bruno sconosciuto, o semplicemente ciò che non si può avere, che si può solo guardare dalla finestra..
Ci riescono? Non ci riescono?
A chi importa, l'importante è provarci.

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