giovedì 1 settembre 2011

Le fabuleux destin d'Amélie Poulain.

Le fabuleux destin d'Amélie Poulain
Jean -Pierre Jeunet, 2001.
    
    Che meraviglia il mondo dei bambini: candido e fantasioso, incantevole e capace di trasformare la più amara delle atrocità in una favola. Merito della fantasia che trasforma gli occhi in delle lenti dai colori dell'arcobaleno e dell'intimo rapporto che ogni bambino ha con il proprio io, ancora scevro delle influenze delle pressioni sociali. Difficile, quasi impossibile mantenere questo rapporto col proprio fanciullo interiore col passare degli anni, altrettanto lo è trasporlo sullo schermo.

    Favoloso per davvero il mondo di Amélie, o meglio il mondo creato da Jeunet, lezione di vita per ogni adulto dei tempi moderni. Senza compromessi mostra quanto poco possa bastare per aprire gli occhi alle persone e far vedere loro il bello del quotidiano. Anche e soprattutto grazie alla fantasia che  può sfociare in vera e propria menzogna: amare in base ad una piccola bugia è meglio che restare soli; credere di essere stati amati dopo un abile sotterfugio può mettere a tacere anni di tormenti; riprendere a vivere dopo che anche il tuo nano da giardino ha deciso di visitare il mondo è meglio che restare a casa a rimpiangere gli anni che furono. È il mondo della fantasia contro la realtà, il mondo visto e guardato col cuore contro quello visto con gli occhi. In fondo a cosa serve la fantasia se non a rendere più sopportabile il mondo reale?

    I personaggi sono disegnati con loquace essenzialità: piccoli dettagli per lo più insignificanti che possono svelare tutto ciò che serve con un po' di immaginazione. Incantevoli i protagonisti, come le loro storie. Ammalianti fotografia e colonna sonora. E si potrebbe analizzare minuziosamente ogni dettaglio, ma si sminuirebbe la perfezione del gioco di alchimia di così rara riuscita.

    Una favola moderna da guardare con gli occhi del sognatore, quelli che abbiamo sempre chiusi accecati dal cinismo odierno. Romantico e divertente, a tratti malinconico, è molto più che un film qualsiasi: una guida di sopravvivenza per chi nel frastuono del 21imo secolo cerca ancora disperatamente di salvare la propria innocenza e la propria genuinità.

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